Entrato in vigore nel 2013, il SISTRI (Sistema di Controllo della Tracciabilità dei Rifiuti), dal 1° gennaio 2019, non è più operativo (in base all’articolo 6 del D.Lgs. 135/2018) e, dopo un periodo di stallo, ha preso il via il processo di digitalizzazione della tracciabilità dei rifiuti, tramite un portale denominato RENTRI (Registro Elettronico Nazionale sulla Tracciabilità dei Rifiuti), che verrà gestito dal Ministero della transizione ecologica, con il supporto tecnico operativo dell’Albo nazionale dei gestori ambientali.
Si tratta di un sistema semplificato che disciplina la tracciabilità e l’interoperabilità con i sistemi gestionali attualmente in uso nelle aziende.
Il RENTRI si articola in procedure e strumenti integrati nella nuova piattaforma telematica e prevede l’emissione dei FIR (Formulari di Identificazione Rifiuti) per il trasporto e la tenuta dei registri cronologici di carico e di scarico.
E’suddiviso in due sezioni:
I decreti ministeriali attuativi degli aspetti operativi e tecnici del RENTRI sono in fase di preparazione e dovrebbero essere pubblicati entro fine 2022.
Sino alla data di iscrizione al RENTRI, sarà ancora possibile utilizzare le procedure su carta; dalla sua entrata in vigore invece, l’iscrizione sarà effettuata telematicamente e con tempistiche differenziate per tipologia d’impresa.
In particolare, i soggetti tenuti ad iscriversi al RENTRI sono:
Per i soggetti non obbligati all’iscrizione al RENTRI, gli adempimenti potranno continuare ad essere assolti tramite i formati cartacei.